Descrizione
Da questa poetica biografia si capisce che Giovanni Michelucci fece della sua stessa vita centenaria una continua ricerca di architetture che liberassero l’uomo.
“Messo in prigione soltanto perché vendeva abusivamente accendini per le strade di Ferrara, il senegalese Tala accetta il suo destino senza rancore. Egli sa di non aver fatto nulla di male, e ciò lo rende sereno. Tala assomiglia all’angelo che l’architetto Michelucci sognò quando fu vicino ai cento anni…”