Descrizione
Condannato a morte nell’Agosto del 1565 per uxoricidio, Aurelio Scetti, musico fiorentino, vede la sua sentenza commutata in extremis nel servizio a vita sulle galee. Scontati 15 anni di pena, e considerandosi ormai riabilitato, Scetti presenta questo memoriale autobiografico al Granduca Francesco 1 per ottenere da lui la liberazione. Un raro documento storico che illustra aspetti meno noti della vita nella marina medicea, ma anche un diario di grande spessore umano.